Se devi cambiarti lo smartphone e voi stare attento ai costi, non dimenticarti che probabilmente dovrai cambiare anche la SIM. Mentre i vecchi cellulari alla NOKIA avevano una SIM normale, con il passare degli anni i costruttori hanno cercato di ridurre la dimensione della SIM introducendo prima la MINISIM, poi la MICROSIM, e infine più di recente le NANOSIM. La dimensione tra queste ultime tre SIM viene mostrato nella foto seguente.

Foto MINISIM, MICROSIM e NANOSIM

SIM: Subscriber Identification Module

Una SIM non è altro che un circuito integrato che memorizza un numero identificativo unico e la sua chiave crittografica, entrambi usati per accedere ad una rete telefonica, tipo le reti GSM, 3G e 4G. La dimensione di ogni tipo di SIM è definito da uno standard internazionale concordato dai vari produttori industriali.

Le sim usate negli smartphone più recenti sono le NANOSIM, che hanno una dimensione 12.3 x 8.8 mm, ed uno spessore di soli 0.67 mm. La NANOSIM è stata introdotta nel 2015 e il primo smartphone ad utilizzarla è stata l’iPhone 5.

Costi: si paga ad ogni cambio

Ma era proprio necessario avere delle SIM così piccole?

Sinceramente, non ne ho idea, ma so dirvi che ad ogni cambio SIM sino ad ora ho dovuto sborsare 10 euro. Non è un gran cifra, ma se pensate di comprare uno smartphone cinese che costa intorno ai 100 euro, sceglierne uno che non vi obbliga a cambiare SIM, equivale ad avere uno sconto del 10%, che non si sdegna mai… eh si, ho il braccino corto!

A dire il vero, non tutte le compagnie fanno pagare, sicuramente la mia fa pagare.

In alcuni casi, è possibile tagliare con un taglierino la vecchia SIM (se cercate su YouTube troverete un sacco di filmati), ma rischiate di perdere tutti i contatti che avete memorizzato sulla SIM. A voi la scelta.

E non è ancora finita: in arrivo le eSIM

Se almeno la NANOSIM fosse il formato definitivo, pace, pagherei ‘ste dieci euro, e va da via i ciap

Tuttavia, i costruttori hanno definito il nuovo standard delle SIM, che è già in uso in Europa in tutte le autovetture vendute dal 2015 come sistema di emergenza automatico in caso di incidenti. Si chiamano eSIM (la e sta per embedded SIM) e la Vodafone le ha già lanciate in Germania per alcuni dei suoi dispositivi. Questo tipo di sim saranno direttamente integrate nello smartphone, ma saranno programmabile per permettere il cambio di operatore telefonico.

Inizialmente le eSIM erano state concepite per il settore industriale, ma la Apple sta spingendo per poterle utilizzare nei suoi dispositivi. Se si pensa che ad oggi le NANOSIM che supportano la tecnologia NFC giocano un ruolo fondamentale nei pagamenti via carta di credito per applicazioni tipo Android Pay

mi son geek, ma vogliamo scommettere che l’iPhone 8 avrà una eSIM e la Apple prenderà il posto delle compagnie telefoniche e delle banche per gestire i pagamenti?